Messina prima del 1908

DEMOGRAFIA

Ai primi del ‘900 Messina era una delle più importanti città del giovane Stato italiano.

Secondo il censimento del 1901 Napoli era la città più popolosa, poi Milano e Roma; Messina era la decima città d’Italia, popolosa quasi quanto Bologna e Venezia. Dopo Palermo era la seconda città dell’isola, ricordando che per popolazione la Sicilia era la seconda regione italiana (3.529.799 ab.) dopo la Lombardia (4.282.728 ab.).

  1. Napoli 540
  2. Milano 460
  3. Roma 783
  4. Torino 656
  5. Palermo 694
  6. Genova 710
  7. Firenze 589
  8. Bologna 009
  9. Venezia 840
  10. Messina 778

ECONOMIA E COMMERCI

Fin dai tempi più antichi l’economia della città era fondata principalmente sul commercio, grazie alle leggi liberali di cui Messina si era dotata già in epoca greca, e alle flotte che giungevano fino alle coste africane, sfidando mare e flotte straniere. I Normanni accordarono a Messina numerosi privilegi, confermati sotto il regno degli Svevi durante il quale ebbe anche un grande risveglio letterario e artistico. Dopo il 1282, e per tutto il Medioevo, il porto di Messina diventa scalo importantissimo per i mercanti lucchesi, veneziani, genovesi, fiorentini, napoletani, pisani che vivevano in colonie e abitavano in strade che portavano il loro nome. Dalla fine del XV secolo la seta diventò una delle principali fonti di lavoro e guadagno e nello stesso tempo il più importante prodotto di commercio verso l’estremo oriente e a ponente fino alle coste di Fiandre e Inghilterra. Dalla metà del 500 ai primi anni del seicento produzione e commercio passano da 300.000 libbre di seta a oltre 2.000 balle l’anno, l’equivalente di 600.000 libbre, quasi tutte esportate dal porto di Messina, anche grazie al diritto esclusivo acquisito nel 1591. La ricchezza prodotta dalla seta era tale che già dai primi anni del cinquecento molte coltivazioni del Valdemone furono sostituite da alberi di gelso. Il primo Consolato della seta, concesso dal viceré Pignatelli, istituito a Messina nel 1520, era il più importante di Sicilia (altri a Palermo e Catania).

Dopo i moti del 1674-78 e la conseguente decadenza, e dopo il terremoto del 1783, che porto lutti e distruzione, Messina fu dichiarata scalo e portofranco per le merci estere (1784) con ripresa lenta ma costante delle attività commerciali del porto, seguite da più ampie concessioni ottenute dal Parlamento Siciliano dopo il 1848, fino al proclama di piena libertà di navigazione e commercio del 17 giugno 1860.

ISTRUZIONE

Messina possedeva un rilevante numero di Istituti d’istruzione, tanti che in essa non scarseggiavano i sapienti e le persone colte, ed in ciò sta a livello delle prime città dell’Italia. Erano parte dell’istruzione pubblica:

Università degli Studi – Via Università, 93

Cliniche Universitarie – Ospedale civico

Commissione Conservatrice dei monumenti – Corso Cavour, 199

Convitto Normale femminile – Largo San Domenico, 5

Palestra Ginnastica – Via I. degli Amici

Accademia Peloritana di scienze lettere e arti – Via Idria, 50

Convitto Dante Alighieri – Corso Cavour, 338

Istituto Tecnico e Nautico <Anton Maria Jaci> – Via Cardines, 104

Liceo Ginnasiale <Maurolico> – Corso Cavour, 247

Orto Botanico – Piazza XX Settembre

Scuola di arti e mestieri – Via Rovere, 73

Scuola pratica di Agricoltura – S.Placido Calonerò (Pezzolo)

Scuola Normale Maschile <Bisazza> – Via S. Filippo Bianchi, 96

Scuola Tecnica <Antonello> – Strada Monte di Pietà, 26

Scuola Tecnica <Juvara> – Via Monte Vergine, 40

Scuola Comunale di Disegno e Incisione – Salita S. Gregorio

Scuola Normale Femminile Superiore pareggiata – Largo S. Domenico, 5

Università Popolare – Via Università, 81

L’Università degli Studi fu concessa con Regio Placet del 20 novembre 1434; il riconoscimento del Pontefice giunse nel 1548 con bolla di Paolo III che affidava ai Gesuiti di S. Ignazio di Loyola l’impianto di un collegio di studi che fu Prototipo di ogni altro che da li in avanti fu costituito nel mondo. L’Università ebbe concreto avvio nel 1596 e fu soppressa nel 1680 a seguito dei moti antispagnoli. La legge del 13 dicembre 1885 portò il riconoscimento dell’Università di Messina che nei primissimi anni del novecento contava oltre 700 iscritti. Alla cultura superiore di Messina contribuivano il Gabinetto di Lettura, la Società Storica Messinese, l’Accademia Peloritana.

ARTI DI MUSICA E TEATRO

La musica era tenuta in gran pregio e la Cappella Municipale, fondata nel XVI secolo, rappresentava un’istituzione di gran fama tant’è che nel 1824 Vincenzo Bellini concorse per assumere l’incarico di direttore. In precedenza avevano esercitato la propria arte maestri come Mario Aspa, Vincenzo Pontrelli, Antonio Laudamo, Ernesto Coop, Giuseppe Ottaviani. Altrettanta importanza avevano i teatri messinesi, primo fra gli altri quello della Munizione fondato verso la metà del 600, e il teatro Vittorio Emanuele, inaugurato il 12 gennaio 1852, allora Teatro Santa Elisabetta, con il Trionfo della Pace di Antonio Laudamo su libretto di Felice Bisazza.

Teatro Vittorio Emanuele – Via Garibaldi

Teatro La Munizione – Strada Monte di Pietà, 47

Arena Peloro –  Piazza Vittoria

Villa Mazzini – Via San Giovanni di Malta

Teatro Garibaldi – Piazza S. Caterina Valverde

STAMPA E GIORNALI

Dalla seconda metà dell’ottocento stampa e giornalismo ebbero crescente sviluppo con le nuove tipografie Minasi, Nicotra, Toscano, Saya, Anastasi, Dal Greco, Sabella, dei fratelli D’Amico, dei fratelli Capra, dei fratelli D’Angelo. Insieme alla stampa dei libri e dei periodici letterari si sviluppò quella dei giornali con fogli mensili, settimanali e quotidiani fra i quali:

FOGLI QUOTIDIANI

Gazzetta di Messina e delle Calabrie; Politica e Commercio; L’Aquila Latina; L’Ordine di Messina; La Sentinella; L’Indipendente.

FOGLI SETTIMANALI

L’Alba; Il Caporal Fracassa; Il Marchesino; Il Faro; Il Proletario; Il Lucifero; Lo Statuto; L’Avvenire Sociale; Il Cigno; Spartaco.

FOGLI MENSILI

Riforma Giuridica; Rassegna Tecnica; Temi Siciliana.

FOGLI TRIMESTRALI

Rivista Storica Antica; L’Agricoltore Messinese.

FOGLI ANNUALI

Bibliografia Dantesca.

SPORT E TURISMO

Nel 1882 fu fondata una scuola di canottaggio con sede sulla spiaggia del Giardino a mare dove furono realizzati un hangar di oltre 20m di lunghezza, una sala ricevimenti, spogliatoi, camerini. Il Tiro a Segno Nazionale aveva un grande campo di tiro all’estremità nord della spianata di San Raineri fra il Forte S. Salvatore e la Lanterna, per tiri inferiori a 400metri; tiri maggiori venivano fatti lungo le spiagge delle Mortelle fra il Faro e il torrente Tono. Nel giardino del Monastero di santa Teresa era una palestra di 70x40metri e 12 di altezza, di proprietà del Municipio; le società sportive private avevano avuto in uso la palestra Maurolico. Prosperavano le società di scherma con celebri maestri che insegnavano anche nell’esercito ed all’estero, specialmente nell’America del Sud. Messina era anche città frequentata da viaggiatori e turisti oltre che da numerosi uomini d’affari che transitavano ed effettuavano brevi permanenze per curare propri interessi. Il città erano attivi numerosi alberghi, pensioni, affitta stanze e ricoveri di vario genere. Tra i principali alberghi:

Belvedere – Via Primo Settembre, 4

Continental – Via S. Giacomo, 25

Europe – Via Garibaldi, 121

Messina – Via Rovere, 8

Trinacria – Via Garibaldi, 102

Venezia – Via Neve, 11

Victoria – Via Garibaldi, 66

ALTRO

A Messina, nei primissimi anni del 900, erano attivi:

30 Consolati di paesi d’Europa, dell’Asia, dell’America del Sud, dell’America del Nord;

7 Istituti di Credito principali tra cui la Banca d’Italia, la Banca Commerciale Italiana, la Banca di Messina, il Banco di Sicilia, la Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele;

26 Istituti di Beneficenza tra cui 5 Asili Infantili di cui uno per l’Infanzia abbandonata, 2 Associazioni di Soccorso, 1 Casa per i Poveri e 1 Congregazione di Carità, 5 Conservatori di rifugio, 3 Ospizi;

Non meno di 86 tra Chiese di culto cristiano di cui 44 definite principali, e chiese di altre confessioni tra le quali una Chiesa Greca Ortodossa, una Chiesa Evangelica Metodista, una Chiesa Evangelica Valdese, una Chiesa Evangelica;

4 linee Tramviarie: Messina – Faro – Ponte Gallo; Messina – Barcellona; Messina Giampilieri; Giampilieri – Messina – Barcellona

 

 

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